Consulenze Pedagogiche

Per Genitori, Insegnanti, Formatori e Professioni Socio-Educative

Pedagogista

Accompagnare i bambini e i ragazzi in un percorso di crescita sereno è il compito e la sfida principale di qualunque relazione educativa.
A volte però non è semplice per genitori, insegnanti ed educatori assolvere al meglio questo compito, e quindi capita di vivere momenti di crisi, in cui si è dubbiosi su cosa sia più opportuno fare, o su come attivare una relazione proficua con il bambino o il ragazzo.
Il consulente pedagogico opera in modo imparziale, affiancando i genitori, educatori e formatori per fornire loro strumenti e risposte alle problematiche e ai bisogni emergenti.

È uno spazio quindi che ha come scopo quello di accompagnare nel compito educativo tutte le figure che affiancano i bambini e i ragazzi nella loro percorso evolutivo per permettere loro di crescere sicuri di sé, capaci di affrontare le proprie paure, sereni nell’esprimere emozioni e in grado di costruire relazioni positive.
La consulenza pedagogica ha l’obiettivo di creare un’occasione di riflessione sulla situazione, sul percorso già attuato, sulle soluzioni già messe in atto e sulle possibili nuove strade da percorrere.

In un percorso dedicato e ritagliato su misura si potranno raggiungere i seguenti risultati:

  • I genitori potranno sviluppare consapevolezza rispetto alle risorse già messe in campo e conoscere e praticare nuove tecniche e strumenti di educazione.
  • Gli insegnanti potranno condividere esperienze e sperimentare azioni nuove di coinvolgimento del gruppo classe e del singolo allievo.
  • Genitori, insegnanti ed educatori potranno avviare una riflessione utile a incentivare e migliorare le relazioni educative.

Consulenze Pedagogiche

Accompagnare i bambini e i ragazzi in un percorso di crescita sereno è il compito e la sfida principale di qualunque relazione educativa.

Consulenze Pedagogiche

Accompagnare i bambini e i ragazzi in un percorso di crescita sereno è il compito e la sfida principale di qualunque relazione educativa.

Genitori

La consulenza pedagogica non dev’essere scambiata per un ausilio psicologico, essa infatti mira a fornire sostegno alla genitorialità attraverso la concreta applicazione di strategie pedagogico-educative all’interno della famiglia.

Insegnanti e Formatori

Questo servizio ha il principale obiettivo di offrire all’insegnante e al formatore la possibilità di identificare alcuni elementi peculiari della relazione educativa, di riflettere su quando e come questi interagiscano con gli aspetti istituzionali del loro ruolo e di capire che cosa si genera da questa interazione

Professioni Socio-Educative

La supervisione pedagogica ha lo scopo di facilitare il lavoro di chi opera in ambito socio-educativo. Si basa sull’importanza di chiarire la differenza tra azione compiuta (atto concreto) e azione pensata (attività riflessiva) e di come questi due elementi siano inestricabilmente intrecciati nella pratica professionale socio educativa.

Per i Genitori

La consulenza pedagogica non dev’essere scambiata per un ausilio psicologico, essa infatti mira a fornire sostegno alla genitorialità attraverso la concreta applicazione di strategie pedagogico-educative all’interno della famiglia.
Una consulenza pedagogica ottimale, attraverso un ascolto attivo, un’analisi clinica e la formulazione di interventi che considerino la peculiarità di ogni singolo caso, incoraggerà l’autonomia e l’efficacia educativa del genitore, consentendogli di abbassare le proprie difese e di maturare una relazione di fiducia e intimità.
Aree di intervento
• Difficoltà educative familiari e scolastiche (adattamento alle regole, problemi di comportamento, di apprendimento, di socializzazione, disabilità)
• Rapporti e collaborazioni con i servizi sociali, sanitari e la scuola
• Riequilibrio della linea educativa genitoriale anche nei casi di separazione

Per i Genitori

La consulenza pedagogica non dev’essere scambiata per un ausilio psicologico, essa infatti mira a fornire sostegno alla genitorialità attraverso la concreta applicazione di strategie pedagogico-educative all’interno della famiglia.
Una consulenza pedagogica ottimale, attraverso un ascolto attivo, un’analisi clinica e la formulazione di interventi che considerino la peculiarità di ogni singolo caso, incoraggerà l’autonomia e l’efficacia educativa del genitore, consentendogli di abbassare le proprie difese e di maturare una relazione di fiducia e intimità.
Aree di intervento
• Difficoltà educative familiari e scolastiche (adattamento alle regole, problemi di comportamento, di apprendimento, di socializzazione, disabilità)
• Rapporti e collaborazioni con i servizi sociali, sanitari e la scuola
• Riequilibrio della linea educativa genitoriale anche nei casi di separazione

Per gli Insegnanti e i Formatori

Questo servizio ha il principale obiettivo di offrire all’insegnante e al formatore la possibilità di identificare alcuni elementi peculiari della relazione educativa, di riflettere su quando e come questi interagiscano con gli aspetti istituzionali del loro ruolo – quali quelli didattici e formativi – e di capire che cosa si genera da questa interazione.
La consulenza pedagogica scolastica considera la relazione educativa posta in un ambiente a elevata complessità, analizza i diversi piani su cui le interazioni agiscono, individuando quello in cui ci si trova in un dato momento.

Per gli Insegnanti e i Formatori

Questo servizio ha il principale obiettivo di offrire all’insegnante e al formatore la possibilità di identificare alcuni elementi peculiari della relazione educativa, di riflettere su quando e come questi interagiscano con gli aspetti istituzionali del loro ruolo – quali quelli didattici e formativi – e di capire che cosa si genera da questa interazione.
La consulenza pedagogica scolastica considera la relazione educativa posta in un ambiente a elevata complessità, analizza i diversi piani su cui le interazioni agiscono, individuando quello in cui ci si trova in un dato momento.

Per le Professioni Socio-Educative

La supervisione pedagogica ha lo scopo di facilitare il lavoro di chi opera in ambito socio-educativo. Si basa sull’importanza di chiarire la differenza tra azione compiuta (atto concreto) e azione pensata (attività riflessiva) e di come questi due elementi siano inestricabilmente intrecciati nella pratica professionale socio educativa.

Costituisce un momento di riflessione sull’azione lavorativa che può essere individuale o collettivo. È caratterizzata dall’utilizzo di un approccio pedagogico che si differenzia fortemente da quello proposto da altre figure professionali: il supervisore pedagogico non è l’esperto del “caso” portato in supervisione ma favorisce nuovi modi di osservare una certa situazione, si propone di trasformare lo sguardo con cui si osserva, si pensa e agisce, richiamando tutte le premesse implicite che sono proprie di ogni persona, attraverso un complesso lavoro di ascolto delle emozioni, di decostruzione dei significati stereotipati attribuiti agli eventi, di costruzione di nuovi nessi tra le cose, gli eventi, i concetti, gli stati d’animo.

La supervisione pedagogica mira alla ri-significazione degli elementi dell’esperienza lavorativa attraverso l’attivazione di un pensiero critico, auto-critico e riflessivo negli attori per arrivare a ri-pensare situazioni considerate e percepite come difficili e senza soluzione.

I momenti di supervisione hanno anche la funzione di riflettere sulle implicazioni determinate dal contatto con servizi e figure professionali differenti in ottica multidisciplinare.

Per le Professioni Socio-Educative

La supervisione pedagogica ha lo scopo di facilitare il lavoro di chi opera in ambito socio-educativo. Si basa sull’importanza di chiarire la differenza tra azione compiuta (atto concreto) e azione pensata (attività riflessiva) e di come questi due elementi siano inestricabilmente intrecciati nella pratica professionale socio educativa.

Costituisce un momento di riflessione sull’azione lavorativa che può essere individuale o collettivo. È caratterizzata dall’utilizzo di un approccio pedagogico che si differenzia fortemente da quello proposto da altre figure professionali: il supervisore pedagogico non è l’esperto del “caso” portato in supervisione ma favorisce nuovi modi di osservare una certa situazione, si propone di trasformare lo sguardo con cui si osserva, si pensa e agisce, richiamando tutte le premesse implicite che sono proprie di ogni persona, attraverso un complesso lavoro di ascolto delle emozioni, di decostruzione dei significati stereotipati attribuiti agli eventi, di costruzione di nuovi nessi tra le cose, gli eventi, i concetti, gli stati d’animo.

La supervisione pedagogica mira alla ri-significazione degli elementi dell’esperienza lavorativa attraverso l’attivazione di un pensiero critico, auto-critico e riflessivo negli attori per arrivare a ri-pensare situazioni considerate e percepite come difficili e senza soluzione.

I momenti di supervisione hanno anche la funzione di riflettere sulle implicazioni determinate dal contatto con servizi e figure professionali differenti in ottica multidisciplinare.

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